IL PROGETTO CIVICO

Il 29 Maggio 2020 si costituisce in Assemblea Regionale Siciliana un nuovo gruppo parlamentare denominato “ATTIVA SICILIA” e formato da cinque deputati: Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Sergio Tancredi, Elena Pagana e Valentina Palmeri. Gli stessi maturano l'idea di creare un soggetto politico civico che possa colmare le distanze tra Istituzioni e cittadini, delusi e disillusi da forze politiche e dai partiti. La mission è quella di riavvicinare i territori alla cittadinanza attiva e alla partecipazione civica, superando gli steccati che, nel corso del tempo, hanno determinato l'accrescersi della distanza tra loro e la politica. Una politica che si è trasformata in tifoseria da stadio, che ha alzato i toni e che spesso si è confusa tra inviti all'odio, allo scontro e alla contrapposizione. La vision è quella di tornare ad una politica dei valori, equidistante dai partiti e dalle forze politiche, una politica moderata e rassicurante nei toni ma forte nelle azioni in difesa dei diritti dei cittadini. Una politica che recuperi il ruolo di centralità dei “cittadini” e che sia a sua volta centrale rispetto alle opposizioni tra i partiti, sospinta da una azione civica che parte dal basso, dai territori. Un'azione civica deve generare buona politica, una politica di confronto, di dialogo, di aggregazione, di condivisione, di collaborazione con Enti, Istituzioni, associazioni e altre forze politiche. Una politica dagli obiettivi chiari, da raggiungere con programmazione e pianificazione, con la sintesi di tutti i punti di vista. Nasce così il 15 Giugno 2020 il Progetto Civico “ATTIVA” sotto forma di associazione. La scelta di non essere movimento o partito è precisa. Si vuole crescere insieme agli aderenti al progetto e tutti insieme si deve decidere cosa essere un domani. Anche il nome ed il logo non sono una scelta causale. ATTIVA è un sostantivo declinato volutamente al femminile a significare l'attenzione che si vuole prestare alle pari opportunità e al coinvolgimento delle donne in politica. Il logo “ATTIVA” e marcato da due colori, un predominante verde Italia che ne qualifica l'anima ecologista e il tratto finale rosso Italia che ne rappresenta la passione e la partecipazione. Il rosso è presente come il vertice di una freccia che punta verso l'alto ma, principalmente, parte dal basso, dai territori, dai cittadini. Il nome ATTIVA è il richiamo è a chi fa, chi non sta fermo, a chi non si ferma, a chi non aspetta, a chi non sta a guardare ma si sbraccia, si adopera, si mette a disposizione di una collettività, a chi si attiva. Non evoca quell'attivismo che spesso diventa “tifo”, condivisione social o raccolta di selfie o like, ma a quella cittadinanza attiva che vuol dire prendere coscienza, prendere consapevolezza che ogni forma di cambiamento parte da ciascuno di noi. Quel cambiamento personale che diventa un meccanismo virtuoso in cui lo stesso cittadino diventa attore principale della vita politica e sociale, diventa protagonista del suo destino. ATTIVA vuole essere un soggetto politico aggregante e non divisivo, aperto a chiunque voglia cooperare e collaborare su temi, su percorsi comuni, che puntino al bene, al bene-essere della collettività, obiettivo principale, che si ricorda sempre che le buone idee non sono né di destra nè di sinistra. ATTIVA non si colloca dunque a destra o a sinistra. Non è oltre i partiti ma equidistante dai partiti. E' tutti i partiti nei loro ideali più nobili, quelli che rivolgono le loro attenzioni ai cittadini e alle loro necessità e che non si dimenticano mai degli ultimi. Punta a coinvolgere nella sua azione politica donne e uomini di buona volontà che vogliamo spendersi, come cittadini attivi, per il bene della collettività, indipendentemente dal proprio trascorso e dalla propria estrazione politica. Il cittadino in ATTIVA torna al centro dell'azione politica. Le sue necessità, i suoi bisogni, le istanze degli ultimi. Equità sociale ancor prima che uguaglianza sociale.