IL MANIFESTO

MANIFESTO DEL PROGETTO CIVICO "ATTIVA"
ATTIVA è un progetto civico, aperto a tutti, aperto a forme di collaborazione con ogni realtà politica, associativa, istituzionale che voglia cooperare su temi, percorsi e obiettivi che mettono al centro il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e l’ambiente.
ATTIVA punta a creare una rete di persone e offrire una piattaforma di partecipazione per la realizzazione di progetti, idee e visioni attraverso le quali tutelare i territori, l’ambiente, la salute, i diritti di tutti i cittadini.
ATTIVA pone l’essere umano e l’ambiente al centro delle proprie azioni e promuove la cittadinanza attiva quale strumento per un nuovo protagonismo dei cittadini nella vita politica e sociale.
ATTIVA ripudia le mafie in tutte le loro forme, la corruzione, l’appartenenza a logge massoniche, le discriminazioni, le violenze e ogni fenomeno che lede i diritti degli individui e la dignità umana.
ATTIVA si fonda su 6 pilastri che sorreggono il progetto di società che si vuole costruire nel presente e garantire alle future generazioni. I 6 pilastri sono la base di un progetto civico che ha sempre come fine ultimo il benessere dei cittadini e la tutela dell’ambiente.
GIUSTIZIA SOCIALE
Tutela della dignità, della libertà e promozione dei diritti, quindi promozione di politiche di welfare anche volte all’occupazione, al sostegno delle fasce fragili della popolazione, all’istruzione, al diritto alla salute, alle pari opportunità.
Il concetto di Giustizia Sociale, che si dice essere faro e guida dell’agire politico in democrazia, non può che essere il primo principio di ispirazione del Progetto Civico Attiva, in quanto tema che riguarda la quotidianità e il benessere di ogni individuo, nonché il soddisfacimento dei suoi bisogni. La Giustizia Sociale è il cuore della missione globale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, con il fine di promuovere lo sviluppo e la dignità umana, quindi colmare il divario tra le disuguaglianze - valorizzando le differenze - tra persone e tra Paesi, garantendo ad ogni individuo libertà e parità di diritti, basati sul principio di non discriminazione determinata da genere, età, dalla razza, etnia, orientamento sessuale, disabilità, lingua, religione e condizione economica e sociale. Nel concreto parliamo di pari opportunità nell'accesso ai servizi socio-sanitari, all’istruzione o, più in generale, ai servizi pubblici adeguati; di garanzia di condizioni di vita decorose alle fasce fragili della popolazione (poveri, orfani, disabili, bambini, anziani ecc…), quindi politiche di welfare efficaci, nonché di condizioni di lavoro dignitose, soprattutto in mondo sempre più globalizzato, come si evince dalla Dichiarazione sulla giustizia sociale per una globalizzazione giusta - siglata nel 2008 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) - che esprime l’universalità dell’Agenda del lavoro dignitoso, promuovendo politiche basate sugli obiettivi strategici dell’occupazione, della protezione sociale, del dialogo sociale e dei diritti nel lavoro. “Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame”. Sandro Pertini
ECONOMIA CONSAPEVOLE
Innovazione al centro per uno sviluppo economico intelligente, che guarda al futuro con lungimiranza e ai giovani come una risorsa; economia circolare, uno sviluppo economico che sia in armonia con la natura e le persone. Una economia che valorizzi i punti di forza del nostro tessuto imprenditoriale, turismo, artigianato, agricoltura, pesca, enogastronomia, cultura e li gestisca in modo etico e sostenibile.
La parola “economia” da vocabolario rappresenta l’'impiego razionale del denaro e di qualsiasi altro mezzo, diretto a ottenere il massimo vantaggio col minimo sacrificio. Di fatto l’economia riguarda da vicino la vita di tutti noi, poiché la ritroviamo nella gestione delle risorse da parte dello Stato, quindi nei servizi di cui usufruiamo, nella gestione delle economie familiari o aziendali, riguarda i processi di produzione, distribuzione e consumo dei beni e servizi nel mondo, quindi i mercati e il nostro essere ormai “cittadini globali”. Com’è noto, le regole del settore economico sono spesso ciniche e poco attinenti al reale benessere dell’individuo, ad esempio il PIL - prodotto interno lordo - non è di certo sinonimo di “FIL” - felicità interna lorda.
Per tali ragioni, il concetto di “Economia Consapevole”, ovvero una concezione di economia etica al servizio della persona e rispettosa dell’ambiente, per il Progetto Civico Attiva intende essere un’ispirazione rispetto alle politiche da promuovere legate alle attività produttive. “Economia Consapevole” vuole essere un concetto di economia più vicino alle reali necessità dell’essere umano.
Ogni territorio ha le sue peculiarità da valorizzare ed è possibile farlo pensando anche al benessere dell’uomo e del pianeta, si pensi alla promozione del turismo sostenibile, alla riconversione green delle industrie o ad un sistema di agricoltura rispettoso della biodiversità, della qualità del prodotto e del rispetto del suolo. Ma un’economia consapevole guarda anche la valorizzazione della persona, quindi immagina un sistema in cui l'individuo - di ogni genere ed età - e le proprie attitudini ed esperienze siano riconosciute ed esaltate. Un principio di economia non fine a se stesso, ma ricongiunto ai valori umani.
“Se vogliamo che la gente abbia di nuovo un lavoro, se vogliamo fermare il cambiamento climatico e salvare la civiltà dalla rovina, avremo bisogno di una nuova, potente visione economica per il mondo, e di un piano operativo pragmatico per metterla in atto”
Jeremy Rifkin
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Unica via percorribile è un grande progetto organico, un “New Green Deal” che miri alla tutela e alla valorizzazione dell’equilibrio ambientale - nonché rispetto del pianeta che ci ospita - del patrimonio naturale e paesaggistico, quindi salvaguardia delle risorse naturali e del territorio, mediante politiche di contrasto al fenomeno della desertificazione, del consumo del suolo e che guardano alla rigenerazione urbana e territoriale; agroecologia, promozione ed attuazione di un’economia circolare, quindi riconversione in chiave green del sistema produttivo, energie alternative, gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti, sulla base della riduzione a monte dell’uso delle materie prime e il riuso e recupero delle stesse; acqua pubblica e mobilità sostenibile.
L’intero pianeta è chiamato ad affrontare una grande sfida ambientale, la partita che riguarda la tenuta della grande casa che ci ospita, la nostra stessa salute e sopravvivenza. I cambiamenti climatici in atto, i fenomeni di dissesto idrogeologico o di desertificazione, sono alcune delle prove che mostrano che l’inversione di rotta necessaria non è più rimandabile.
Per queste ragioni il Progetto Civico Attiva sceglie di fondare la propria azione politica sulla base del patto politico Green New Deal, ovvero la nuova strategia di crescita europea per il raggiungimento della neutralità delle emissioni inquinanti entro il 2050. In particolare, il programma intende raggiungere l’uso efficiente delle risorse passando a un'economia pulita e circolare, nonché ripristinare la biodiversità e ridurre l'inquinamento, attraverso le seguenti misure:
- investire in tecnologie rispettose dell'ambiente;
- sostenere l'industria nell'innovazione;
- introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane;
- decarbonizzare il settore energetico;
- garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici;
- collaborare con i partner internazionali per migliorare gli standard ambientali mondiali.
(fonte: https://ec.europa.eu/)
“Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare”
Ernest Hemingway
POLITICHE PUBBLICHE EFFICACI
Ripristino del senso ultimo dell’azione politica e amministrativa: il benessere delle persone. Promozione di misure che mettano al centro l’essere umano e il bene comune; una macchina amministrativa che raggiunga livelli adeguati di semplificazione e dematerializzazione e che, più in generale, rispetti i requisiti di efficacia, efficienza ed economicità.
Le politiche pubbliche sono le azioni dei governi ovvero le misure intraprese per rispondere alle esigenze della comunità o meglio, come affermava il politologo Thomas Dye, la politica pubblica è “qualsiasi cosa un governo scelga di fare o di non fare”.
Le scelte politiche, ciò che costituisce l’agenda di governo, sono strettamente connesse nella loro attuazione alla necessità di una macchina amministrativa performante che rispetti, dunque, quei principi di efficacia, efficienza ed economicità che dovrebbero appartenere ad una Pubblica Amministrazione sana, quindi ciò che riguarda il rapporto fra gli obiettivi prefissati e la quantità di risorse e mezzi impiegati, nonché il rapporto fra risultati programmati e risultati raggiunti.
In sintesi, come espresso dalla scheda tematica per il semestre europeo Qualità della Pubblica Amministrazione - anno 2017 - “La pubblica amministrazione riflette le basi istituzionali della gestione di un paese, risponde alle esigenze della società e funziona sulla base di strutture, processi, ruoli, relazioni, politiche e programmi di tipo organizzativo; influenza la prosperità economica sostenibile, la coesione sociale e il benessere umano; influisce inoltre sulla fiducia sociale e definisce le condizioni per la creazione di valore pubblico”.
Per tali ragioni, il Progetto Civico Attiva vuole immaginare una classe politica e una P.A. che rimettano al centro della propria azione il benessere dei cittadini e gli interessi della collettività, nonché una società che riconosca e rispetti le Istituzioni, con la consapevolezza che dare forza a questo legame è la ricetta per contrastare fenomeni corruttivi e interessi di parte.
“La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico”
Enrico Berlinguer
COSCIENZA CIVICA
Accrescimento della cultura della partecipazione, attraverso la promozione della consapevolezza del ruolo del cittadino nella gestione della cosa pubblica, per formare cittadini consapevoli, liberi e mai sudditi. Promozione di percorsi di formazione e partecipazione particolarmente rivolti ai giovani e alle donne, preso atto del terribile gap di rappresentanza di genere in Italia; promozione, quindi, della coscienza critica dei singoli cittadini e dei corpi intermedi;
“Coscienza civica” è la consapevolezza dell’uomo di essere parte della società, di essere un cittadino con diritti e doveri, di giocare un ruolo determinante per la selezione degli argomenti chiamati ad entrare nell’agenda politica dei governi ovvero le scelte politiche che riguardano in senso stretto la nostra quotidianità, quindi la pretesa di servizi pubblici adeguati, l’attuazione di politiche ambientali che tutelino la salute di tutti, la biodiversità e il paesaggio o, più in generale, la gestione ottimale della cosa pubblica.
Spesso si dimentica che la classe politica non è altro che lo specchio della società e che la distanza fra cittadini e Istituzioni, la carenza di partecipazione, non fanno altro che concentrare il potere nelle mani di pochi, allontanando l’azione politica dal suo originario fine ultimo: fare gli interessi della collettività.
Il Progetto Civico Attiva, pertanto, promuove momenti di informazione, nonché percorsi di formazione e partecipazione, con particolare attenzione ai giovani - ai fini dello sviluppo del senso di responsabilità e del vivere civile - e alle donne, probabilmente il più grande potenziale inespresso, se si considera l’ancora attuale gap di rappresentanza di genere nelle “stanze dei bottoni” (ad esempio i dati ci mostrano che nel mondo solo circa il 23% dei parlamentari è donna).
Così, il Progetto Civico Attiva, immagina i cittadini non come soggetti passivi, ma attori attenti e consapevoli del proprio ruolo nella comunità.
“La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, Libertà è partecipazione.”
Giorgio Gaber
IDENTITA’
Rafforzamento della coscienza collettiva dell’importante eredità culturale, della storia e delle nostre tradizioni, anche rigenerate e rivalutate attraverso l’innovazione, in particolar modo dell’identità territoriale, fondamentali per la consapevolezza personale e per il rispetto tra popoli.
Il concetto di identità culturale, che riguarda nello specifico l’insieme dei riferimenti culturali in cui un individuo o un gruppo si definisce e vuole essere identificato, è strettamente connesso al concetto di diversità culturale riconosciuto, con la Dichiarazione universale dell’UNESCO sulla diversità culturale, patrimonio comune dell’umanità.
Detta Dichiarazione, che in premessa ricorda che la cultura deve essere considerata come l'insieme dei tratti distintivi spirituali e materiali, intellettuali e affettivi che caratterizzano una società o un gruppo sociale [...], recita al primo punto: la cultura assume forme diverse nel tempo e nello spazio. La diversità si rivela attraverso gli aspetti originali e le diverse identità presenti nei gruppi e nelle società che compongono l'Umanità. Fonte di scambi, di innovazione e di creatività [...].
Il Progetto Civico Attiva crede, pertanto, nell’importanza dello sviluppo di una coscienza collettiva rispetto all’immensa eredità culturale dei nostri territori, consapevolezza che deve coniugarsi con il dialogo, base del rispetto necessario per garantire coesione sociale, nonché un'interazione armoniosa e una sollecitazione a vivere insieme di persone in una società sempre più diversificata.
“Parlare di identità culturale non significa ripiegarsi o rinchiudersi, ma si tratta di non sfigurare il proprio volto: senza volto infatti non ci si incontra.”
Angelo Bagnasco